Domanda:
lampada risparmio energetico funzionamento e potenziometro?
Ivan
2012-02-06 22:49:26 UTC
Salve vorrei che mi spiegaste il perchè tecnico non si possa usare il potenziometro con le
nuove lampadine a risparmio energetico..
Quattro risposte:
?
2012-02-07 01:49:16 UTC
Le lampade a risparmio sono alla fine delle lampade a scarica con innesco di gas interno, tale innesco è possibile solo ad una determinata tensione sotto la quale l'innesco non avviene e di conseguenza la lampada non si accende.

L'innesco è iniziale e serve ad eccitare gli ioni del gas e a fare in modo che la lampada si accenda e venga mantenuta accesa da una tensione secondaria che deve necessariamente essere fissa.

http://it.wikipedia.org/wiki/Lampada_a_scarica

Eistono comunque lampade a risparmio dimmerabili, ovvero regolabili con un variatore di tensione comunemente inteso "potenziometro", come la Osram Dulux El Dim: http://www.osram.it/osram_it/Professional/Illuminazione__generale/Lampade_fluorescenti_compatte/Panoramica_sui_prodotti/Lampade_a_risparmio_denergia_intelligenti/index.html o la Philips: http://www.ecat.lighting.philips.it/l/lampade/fluorescenti-compatte-integrate/risparmio-energetico-circolari/tornado-esaver-dimmerabile/25513/cat/
Mastro Geppetto
2012-02-07 14:00:21 UTC
Son lampade fliorescenti che funzionano per successivi inneschi ogni volta che la tensione ai loro elettrodi raggiunge la soglia di ionizzazione del gas.

Il reattore elettronico, ovvero il convertitore alternata-continua, oscillatore ad alta frequenza (raddrizzatore) è dimensionato per funzionare con tolleranze di tensione di picco della sinusoide di ingresso (50Hz di rete) abbastanza ristrette (circa il 12-15%) sotto cui il funzionamento è instabile o impossibile. Entro la tensione di funzionamento della 220V una regolazione interna stabilizza la tensione di uscita e quindi la intensità luminosa. Pertanto una variazione di tensoine non ha effetto.



Il variatore di luminosità è un dispositivo a taglio di fase che fa passare corrente per na percentuale di ogni semiciclo della corrente alternata. Per i carichi resistivi (lampadine) questi integrano l'energia sul ciclo e ne risuta una potenza ridotta cioè na lampadina che emette una luce affievolita.

Il circuito di conversone alternata continua delle lampade a basso consumo ha un diodo e un condensatore, esso viene alimentato solo nel tratto di ciclo in cui la tensione si avvicina a quella di cresta delle sinusoidi.

COn questo tipo di carico il variatore di luminosità a taglio di fase non riesce a condurre finchè non è regolato alla tensione sul condensatore sufficiente a dare tensione di innesco della lampada.

Il tratto di periodo adatto a far circolare corrente diventa così troppo stretto e quindi non utilizzabile.

Se l'impedenza del circuito diodo-condensatore è troppo bassa circolano poi delle correnti istantanee ripetititve che danneggiano il triac del regolatore e ilcondensatore della lampadina.



In conclusione, il variatore circolazione dell'angolo di fase (impropriamente potenziometro) è done solo ai carichi resistivi passivi mentre la lampada a risparmio emergetico è un carico capacitivo, non lineare e raddrizzante con autoregolazione interna.



Due componenti incompatibili.
noaiproblema
2012-02-07 08:23:14 UTC
Perchè sono delle lampade a tubi fluorescenti (come quelli che si chiamano volgarmente Neon) in cui reattore e company sono stati miniaturizzati e contenuti in un circuitino elettronico....quindi comunque a "scarica" e che necessita di innesco.

Nemmeno i "vecchi e lunghi" Tubi Neon (che in realtà contengono magari altri gas fluorescenti e vapori di mercurio) potevano essere colegati a potenziometri....se si intende ciò che comunemente veniva/viene venduto quando acquisti questa tiologia di lampade.

In realtà si può fare un circuito con componenti specifici (reattori elettronici, etc) che permette appunto di "dimmerare" la luminosità.

Ma se questo è fattibile appunto per i "tubi"...dove tutto " l' ambaradan " era a componenti sfusi (discreti))...diventa di fatto irrealizzabile su lampade con "tutto integrato".
anonymous
2012-02-07 08:19:31 UTC
Le nuove lampadine a risparmio energetico, sono un pò particolari. Diciamo che appunto per il fatto che sono a risparmio energetico hanno una particolare struttura che corregge l' illuminazione cercando di sposare le esigenze di buona luce e di risparmio sulla bolletta. Il problema di questa nuova struttura interna della lampadina è proprio il fatto che ahime, il potenziometro non può essere utilizzato su lampadine del genere, già tarate per lavorare a una determinata potenza e con un certo consumo. Rischi di romperla o ancora peggio di farla esplodere. Te lo dico per esperienza! Il perchè tecnico è semplicemente che la struttura diversa non regge il potenziamento dell' irradiazione della lampadina e rischi di "friggerla" e come se non bastasse il potenziometro stara la taratura potenza-risparmio!


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