Son lampade fliorescenti che funzionano per successivi inneschi ogni volta che la tensione ai loro elettrodi raggiunge la soglia di ionizzazione del gas.
Il reattore elettronico, ovvero il convertitore alternata-continua, oscillatore ad alta frequenza (raddrizzatore) è dimensionato per funzionare con tolleranze di tensione di picco della sinusoide di ingresso (50Hz di rete) abbastanza ristrette (circa il 12-15%) sotto cui il funzionamento è instabile o impossibile. Entro la tensione di funzionamento della 220V una regolazione interna stabilizza la tensione di uscita e quindi la intensità luminosa. Pertanto una variazione di tensoine non ha effetto.
Il variatore di luminosità è un dispositivo a taglio di fase che fa passare corrente per na percentuale di ogni semiciclo della corrente alternata. Per i carichi resistivi (lampadine) questi integrano l'energia sul ciclo e ne risuta una potenza ridotta cioè na lampadina che emette una luce affievolita.
Il circuito di conversone alternata continua delle lampade a basso consumo ha un diodo e un condensatore, esso viene alimentato solo nel tratto di ciclo in cui la tensione si avvicina a quella di cresta delle sinusoidi.
COn questo tipo di carico il variatore di luminosità a taglio di fase non riesce a condurre finchè non è regolato alla tensione sul condensatore sufficiente a dare tensione di innesco della lampada.
Il tratto di periodo adatto a far circolare corrente diventa così troppo stretto e quindi non utilizzabile.
Se l'impedenza del circuito diodo-condensatore è troppo bassa circolano poi delle correnti istantanee ripetititve che danneggiano il triac del regolatore e ilcondensatore della lampadina.
In conclusione, il variatore circolazione dell'angolo di fase (impropriamente potenziometro) è done solo ai carichi resistivi passivi mentre la lampada a risparmio emergetico è un carico capacitivo, non lineare e raddrizzante con autoregolazione interna.
Due componenti incompatibili.