I LED hanno una resistenza dinamica molto bassa, cioè, come tutti i diodi, applicando ad essi una tensione crescente, appena questa supera la tensione di soglia la corrente che circola aumenta molto velocemente, in maniera esponenziale. Per tale ragione i LED devono sempre essere alimentati preoccupandosi di regolare la corrente che in essi circola, non la tensione ai loro capi. Tra l'altro, all'aumentare della temperatura si abbassa la tensione di soglia, quindi anche regolare la tensione con precisione non sarebbe sufficiente.
Bisogna quindi mettere in serie ai LED una resistenza tale che la corrente che circola sia quella richiesta e che eventuali variazioni di tensioni non producano una variazione eccessiva della corrente.
Anche collegare i LED direttamente in parallelo non è cosa buona, perché se uno ha una tensione di soglia leggermente più bassa dell'altro, in esso scorrerà una corrente maggiore che lo farà scaldare internamente di più e la soglia si abbasserà, aumentando ancora la corrente.
Per 12V potresti fare 2 serie con 2 LED rossi e 1 blu (8,2V) e 1 serie con 4 LED rossi (9,6V).
Per le prime 2: (12-8,2)/350mA=11 ohm; P=I^2 x R=1,3W
Per la terza: (12-9,6)/350mA=6,8 ohm; P=0,8W.
Poichè la potenza nominale delle resistenze è dichiarata per una temperatura del corpo di 25°C (irrealizzabile), per le prime 2 puoi usare resistenze da 12 ohm 3W e per l'altra una resistenza da 6,8 ohm 2 o 3W.