Presuno perchè anche il condensatore ha una sua resistenza interna al passaggio della corrente, passaggio fittizio, fino a che non si è caricato, che è chiamata reattanza. Sia che sia elettrolitico che non elettrolitico.-
Come si sa la corrente continua non passa attrraverso il condensatore elettrolitico, ma apparentemente quella alternata passa attraverso il condensatore ad armature standard non elettrolitico. Passaggio fittizio perchè in effetti non è che passi e transiti una vera e propria corrente continuativa. Il condensatore si carica durante il passaggio della corrente continua, raggiunta la tensione di carica diventa isolante. Per la corrente alternata si carica durante la prima semionda. Poi diventa isolante, la corrente non passa più a parità di tensione fornita raggiunta. Al momento di passare per lo zero prima della seconda semionda esso si scarica e restituisce la corrente accumulata, quindi non in fase con la semionda successiva, ma in anticipo. Questa successione simula un passaggio di corrente, ma se si pensa di utilizzarlo per assorbimenti oltre un centinaio di milliampere si resta delusi perchè il circuito non regge e "si siede" perchè la "Corrente restituita dal condensatore è assolutamente bassa"
La carica del condensatore è limitata nel tempo dalla resistenza di protezione in serie (che si mette sempre), sommata alla reattanza propria, del condensatore, reattanza maggiore nelle piccole capacità come la resistenza in un tubo idraulico è maggiore al diminuire della sezione di passaggio., ; la scarica invece è quasi istantanea, specie se di corto circuito, in ogni caso pIù rapida della carica. Nella scarica non c'è più la reattanza al passaggio della corrente che lo caricava, e nel caso della corrente alternata, la tensione accumulata e restituita e quella ricevuta si sommano con uno sfasamento in anticipo, se non sbaglio.- Il condensatore non alimentato più infatti si può scaricare più o meno all'istante.
Se facciamo un paragone idraulico, se si alimenta un serbatoio ad autoclave con un tubo in ingresso ed uno molto più grosso in uscita con valvola di chiusura, si forma una cassa d'aria sul liquido dentro il serbatoio, che permette di aumentare prima molto velocemente e poi sempre più lentamente per la contropressione il livello nel serbatoio, fino a fermarsi a zero lo portata di riempimento; questo ad un punto corrispondente al livello, permesso dalla contropressione della sacca d'aria accumulatasi dentro il serbatoio, ossia fino a che sia pari alla pressione dell'acqua di ingresso. Se ho un serbatoio vuoto e ci mando una pressione di 8 chili, si riempirà ed entrerà acqua solo fino a che ci saranno 8 chili nel serbatoio ed otto chili nel tubo di ingresso. Questo tempo sarà sicuramente costante. Poi la portata che diminuisce progressivamente ovvio diventerà nulla, compensandosi solo in caso di prelievi in uscita dal serbatoio.-
Questa è la durata di carica del condensatore perchè la corrente incontra la resistenza o meglio la reattanza del condensatore, allo stesso modo di come la sacca d'aria di cui sopra limitava il livello e la velocità di riempimento.-
Aprendo bruscamente una valvola in uscita con tubo maggiore di diametro rispetto a quello di ingresso, si ha una scarica rapidissima dell'acqua che era rimasta in pressione, ed a portata bene maggiore di quella fornita. Si può usare quindi il serbatoio sia per accumulare acqua, sia per smorzare pulsazioni nell'acqua in ingresso .-
La carica del condensatore si può quindi paragonare alla carica dell'autoclave, la scarica dell'acqua rapida dal serbatoio, alla scarica per cortocircuito o no, del condensatore. E questo ad ogni semionda in corrente alternata si ripete.-
Per questa caratteristica il condensatore sfasa in anticipo si dice la corrente, mentre le bobine, esercitando forza controelettromotrice, la sfasano in ritardo, ossia rallentano il passaggio della corrente, perchè le singole spire tendono ad attrarsi, accorciando teoricamente la bobina se non fossero le spire bene fissate ed avvolte, e cambiando l'intensità del campo magnetico, che a spire più vicine aumenterebbe, generando a loro volta forza controelettromotrice maggiore che tenderebbe di nuovo a fare aumentare il campo magnetico.
Ad un certo punto il circuito stabilizza, ma la corrente viene sfasata in ritardo.-
Alimentando una bobina (solenoide intendo), che sfasa la corrente in ritardo, noi con un condensatore possiamo rifasarla di nuovo con l'effetto opposto.-.
Utilizzando la caduta di tensione fittizia, per reattanza capacitiva, non per nulla oggigiorno tante apparecchiature a bassissimo assorbimento, le fanno senza trasformatori, usando un condensatore ed una resistenza in serie, e raddrizzando ad onda intera con ponte di diodi e condensatore elettrolitico di livellamento non sempre presente per i carica batterie, la tensione in uscita, questo per utenze elettroniche che non richiedano particolari caratteristiche.-
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