Ciao
Il motivo è molto semplice.
L'analogia dei circuiti elettrici è molto forte con i circuiti idraulici, essi necessitano di un'andata e di un ritorno (caso semplice).
Per quanto riguarda l'acqua (che non è conduttrice direttamente ma solo grazie ai minerali contenuti in essa), non è possibile creare facilmente dei "conduttori isolati" nei normali impianti (ingombro, scomodità, l'evaporazione...) ed inoltre le interfacce tra i conduttori "in acqua" e le apparecchiature generiche si rischia l'effetto dell'ossidazione.
L'acqua proprio per la sua conducibilità risulta essere dannosa per la penetrazione della stessa nelle apparecchiature elettrice e quindi capace di mettere in cortocircuito l'impianto.
Vengono utilizzati per gli impianti elettrici cavi di rame isolati in gomma o PVC per realizzare i cosiddetti tubi di flusso ovvero per veicolare il passaggio dell'elettricità.
In realtà, forse pochi lo sanno, ma in alcuni casi si utilizza anche l'acqua come conduttore elettrico.
Ora mi sfugge esattamente dove viene utilizzato, ma comunque è nel mar Tirreno per alimentare un'isola.
In pratica dall'Italia viene convertita la corrente trifase (media o alta tensione) in corrente continua (mi sfugge il voltaggio).
E' stato posto un conduttore opportuno che collega l'isola, mentre il conduttore di ritorno lo fa il mare, con notevole risparmio di costi e di posa di chilometri di cavo.
Sull'isola un impianto analogo a quello in Italia, riconverte la corrente continua in corrente alternata per alimentare l'intera isola.
ciao!